Colesterolo alto o dieta, non é vero che devi evitare i salumi: questi li puoi mangiare

I salumi rappresentano un pilastro della tradizione culinaria italiana, ma il loro consumo è spesso oggetto di dibattito quando si parla di salute. Sebbene siano apprezzati per il gusto e la versatilità, molti di essi contengono quantità elevate di grassi saturi, sodio e conservanti, che possono influire negativamente sull’organismo.


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La preoccupazione sul consumo di salumi è una cosa comune, ma è ancora più diffusa tra le persone che hanno il colesterolo alto. È quindi importante distinguere tra i salumi che si possono consumare e invece quelli che andrebbero evitati per ridurre eventuali rischi.

Salumi e colesterolo alto: tutto quello che c’è da sapere

Il colesterolo è un grasso fondamentale per il corpo umano, presente nei tessuti e nel sangue. Circa l’80% viene prodotto dal fegato, mentre il restante 20% deriva dall’alimentazione. Sebbene il colesterolo sia essenziale per molte funzioni biologiche, un eccesso nel sangue può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, danneggiando le arterie.

Alcuni alimenti, come carne, formaggi, latte e derivati, pesce e uova, contengono quantità variabili di colesterolo e devono essere consumati con moderazione. I salumi si differenziano notevolmente in termini di calorie, grassi e proteine. Vediamo subito quali sono i valori nutrizionali di alcuni salumi comuni (per 100 grammi):

  • Bresaola: 153 calorie, 1,94 g di grassi, 31,1 g di proteine.
  • Prosciutto cotto: 215 calorie, 14,7 g di grassi, 19,8 g di proteine.
  • Prosciutto crudo: 246 calorie, 18,52 g di grassi, 18,49 g di proteine.
  • Petto di tacchino arrosto: 96 calorie, 0,3 g di grassi, 19,9 g di proteine.
  • Salame Milano: 392 calorie, 31,1 g di grassi, 26,7 g di proteine.
  • Mortadella: 288 calorie, 28,10 g di grassi, 14,7 g di proteine.

Come si può notare, la quantità di grassi e calorie varia notevolmente a seconda del tipo di salume, rendendo alcune scelte migliori di altre per chi deve controllare il colesterolo.

Si possono mangiare salumi con il colesterolo alto?

Sì, i salumi possono essere consumati anche da chi soffre di colesterolo alto, ma è fondamentale preferire quelli più magri ed evitare quelli più grassi. Inoltre, bisognerebbe sempre controllare le etichette per verificare il contenuto di grassi, sale e additivi.

Alcuni salumi contengono pochi grassi e colesterolo e sono quindi adatti a chi deve mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue. Vediamo quindi quali salumi si possono consumare:

  • Bresaola: una delle opzioni più leggere, con una bassa percentuale di grassi saturi e solo 60 mg di colesterolo per 100 g. Ideale per diete ipocaloriche.
  • Prosciutto cotto: se di alta qualità e privo di conservanti come glutammato e polifosfati, contiene circa 60 mg di colesterolo per 100 g.
  • Prosciutto crudo: preparato con metodi artigianali, contiene 70 mg di colesterolo per 100 g. Rimuovendo il grasso visibile, si riduce ulteriormente l’apporto lipidico.
  • Petto di tacchino arrosto: alternativa leggera e magra, con 60 mg di colesterolo per 100 g. Spesso incluso nelle diete ipocaloriche.

È importante tener presente che anche i salumi più magri dovrebbero essere consumati in quantità limitate per evitare un apporto eccessivo di sale e grassi. Inoltre, sarebbe meglio consumare salumi insieme a verdure fresche così da bilanciare l’apporto di sodio e migliorare il valore nutrizionale complessivo del pasto. Come sempre, è importante consultare il proprio medico di fiducia prima di apportare modifiche alla propria alimentazione, soprattutto quando si è affetti da patologie o si è in uno stato di salute particolare.

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