La tragedia di Jennifer Alcani morta a 13 anni, le accuse della madre

La tragica storia di Jennifer Alcani, una giovane di soli 13 anni, ha scosso profondamente la comunità locale e ha portato alla luce le fragilità della vita adolescenziale. Jennifer è morta dopo un incidente stradale avvenuto mentre era fuori casa di nascosto per incontrare due amici maggiorenni. La notte fatale è iniziata in modo innocuo, con una cena presso un fast food, ma si è trasformata in un incubo con una corsa in auto a 150 km/h che ha portato a un violento schianto in galleria.


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La madre di Jennifer, Graziella Danca, una donna che lavora duramente come operaia e si occupa da sola dei suoi figli, ha vissuto il dramma della perdita e ha dovuto affrontare anche le critiche feroci sui social media. Gli utenti l’hanno accusata di non aver vigilato abbastanza sulla figlia. In risposta a queste accuse, Graziella ha spiegato la sua realtà quotidiana, sottolineando che lavora lunghe ore e si dedica alla famiglia nel tempo che ha a disposizione. La mattina dell’incidente, dopo aver accompagnato Jennifer a scuola, hanno trascorso del tempo insieme, ma la sera, mentre si preparava per la notte, non poteva immaginare la tragedia che avrebbe colpito la sua vita.

La madre della 13enne Jennifer punta il dito contro gli amici

La mattina seguente, mentre si stava godendo un caffè, Graziella ha ricevuto una telefonata dall’ospedale che ha cambiato tutto. La notizia della morte di sua figlia è giunta come un fulmine a ciel sereno. Inizialmente incredula, ha verificato la stanza di Jennifer, scoprendo che la ragazza non era più lì. La devastazione è stata immediata e totale. La madre ha descritto la figlia come una ragazzina dolcissima, desiderosa di crescere e indipendente, ma ancora molto giovane.

In seguito alla tragedia, Graziella ha presentato due denunce. La prima è stata per omicidio stradale contro il giovane di 22 anni che era alla guida della BMW, mentre la seconda è stata per sottrazione di minori, rivolta verso entrambi i ragazzi che avevano convinto Jennifer a uscire quella notte. La madre ha evidenziato come i messaggi scambiati tra i ragazzi dimostrino che avevano persuaso la figlia a lasciare la casa, promettendo di restituirle un paio di scarpe. La sua rabbia è palpabile, soprattutto nel constatare che chi ha guidato l’auto non ha subito conseguenze immediate.

Perché la donna ritiene che siano responsabili

I due giovani non erano estranei a Graziella, che li aveva conosciuti superficialmente. Descrivendoli come bulletti, aveva già espresso preoccupazioni ad altri genitori riguardo alla compagnia che Jennifer frequentava. Nonostante i suoi avvertimenti, la figlia è stata persuasa a scappare di casa, portando a una situazione tragica.

Le indagini sono attualmente in corso e coinvolgono analisi approfondite dei dispositivi mobili dei ragazzi, test tossicologici e accertamenti sulla dinamica dell’incidente. Testimoni oculari hanno confermato che l’auto si muoveva in modo erratico e a velocità eccessive prima dello schianto. Video pubblicati sui social mostrano i momenti precedenti all’incidente, rivelando una scena inquietante: Jennifer, senza cintura di sicurezza, rideva in auto mentre bottiglie di alcolici erano visibili.

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