Vanno a lavoro e quando tornano trovano casa occupata: “Me ne vado se…”

Ad Anzio, popoloso Comune in provincia di Roma, cresce l’allerta tra i residenti a causa della chiusura di un campo rom, che ha portato a un aumento delle occupazioni abusive di immobili. L’ultimo episodio che ha suscitato preoccupazione riguarda un appartamento situato lungo il lungomare, dove gli inquilini, tornando a casa dal lavoro, hanno scoperto con sorpresa di non poter più entrare nell’abitazione. La serratura era stata cambiata nel breve periodo in cui erano assenti. Da qualcuno che si era asserragliato all’interno.


Ti potrebbe interessare:


Secondo quanto riportato dal quotidiano “Il Messaggero”, la coppia vive in affitto in un appartamento di proprietà privata, non di edilizia popolare. Allertati dalla strana situazione, sia gli inquilini che il proprietario hanno immediatamente contattato le forze dell’ordine, che sono arrivate rapidamente sul posto. I carabinieri, dopo aver compreso la situazione, hanno cercato di trovare una soluzione. Chi si era infilato all’interno, riuscendo ad installare una nuova serratura?

Casa occupata, che cosa è successo?

C’era una donna nomade di circa 30 anni dentro che aveva preso possesso dell’immobile. Le forze dell’ordine hanno intimato alla donna a lasciare l’appartamento, permettendo così il rientro ai legittimi occupanti. Ma nonostante i loro tentativi, la nomade si è barricata all’interno, affermando di essere incinta e di avere problemi di salute. Per precauzione, è stata chiamata anche un’ambulanza. Lei però ha rifiutato di uscire, dichiarando di non avere un luogo dove andare.

La situazione ha preso una svolta inaspettata quando il proprietario ha accettato la proposta avanzata dalla occupante di pagare un “riscatto” per farla andare via. Dopo aver ricevuto il pagamento, la donna ha finalmente lasciato l’immobile, consentendo così agli inquilini di riprendere possesso della loro casa e dei loro beni. Questo episodio ha generato un senso di timore tra gli altri inquilini della zona, che ora si chiedono se potrebbero trovarsi in una situazione simile. Il timore è che questo possa rappresentare un precedente, considerando che nel territorio ci sono numerose famiglie nomadi.

Non è la prima volta che avviene una occupazione abusiva

Le occupazioni abusive, infatti, non sembrano essere frutto di un’azione casuale. Testimoni affermano che la donna potrebbe aver monitorato i movimenti e gli orari degli inquilini, approfittando della loro assenza per entrare nell’abitazione. Con l’aiuto di complici, avrebbe forzato la porta e cambiato la serratura in maniera pianificata.

Una residente, che ha preferito rimanere anonima, ha espresso la sua preoccupazione: “La situazione è preoccupante. Già in passato abbiamo assistito a episodi simili e non vogliamo tornare a vivere in un clima di occupazioni di massa.” Le sue parole riflettono la crescente ansia tra i residenti, che si sentono vulnerabili e impotenti di fronte a una problematica che sembra ripresentarsi senza soluzione.

L’episodio di Anzio solleva interrogativi sulla sicurezza abitativa e sulla necessità di interventi per prevenire simili situazioni in futuro. La comunità locale è in attesa di risposte e misure concrete per garantire la sicurezza delle proprie abitazioni.

Gestione cookie