Il giardinaggio è tra quelle attività che dimostrano di essere sane e di non avere praticamente alcun effetto collaterale. In generale fa bene all’umore e pure alla salute avere degli hobby, e curare il benessere delle piante sviluppando il pollice verde è tra questi. Ci si prende cura dei vegetali sviluppando un senso di responsabilità ed al contempo rendendo più belle case e giardini. Non è tutto però. Sono numerosi gli studi che confermano come fare giardinaggio sia estremamente benefico per il corpo e per la mente.
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Il rischio di sviluppare il cancro non è uniforme per tutti. Anche con tutti i progressi compiuti in ambito medico, scientifico e tecnologico, ad oggi non abbiamo ancora una comprensione completa delle ragioni per cui alcune persone si ammalano mentre altre no. Ci sono alcuni fattori chiave che emergono. I geni e lo stile di vita giocano ruoli significativi nella predisposizione a questa malattia. Non possiamo modificare il nostro patrimonio genetico, possiamo adottare cambiamenti nelle nostre abitudini quotidiane per ridurre il rischio di malattie. A volte, anche alcune abitudini, per quanto piccole, possono fare la differenza.
Cosa protegge dai tumori? A quanto pare, anche il giardinaggio
E dedicarsi al giardinaggio può incoraggiare una dieta più varia e sana e fare aumentare l’attività fisica. Questo è quanto emerso da uno studio condotto dall’Università del Colorado e pubblicato nel gennaio 2023 sulla rivista Lancet Planet Health. Una dieta scorretta e uno stile di vita sedentario sono fattori di rischio non solo per il cancro, ma anche per altre malattie croniche sempre più diffuse nelle società moderne. La ricerca statunitense, nota come CAPS, ha utilizzato un metodo rigoroso per valutare i benefici del giardinaggio.
A differenza di studi precedenti, che si limitavano a osservare se chi si dedicava a questa attività fosse generalmente più sano, i ricercatori hanno condotto uno studio randomizzato controllato. In questo tipo di studio clinico, i partecipanti vengono selezionati in base a caratteristiche specifiche e divisi casualmente in gruppi. Un gruppo riceve il trattamento, mentre l’altro, il gruppo di controllo, non lo riceve. Alla fine del periodo di studio, si confrontano i risultati ottenuti dai due gruppi.
I fattori che vanno a vantaggio della salute
CAPS è stato il primo studio di questo tipo a indagare l’impatto del giardinaggio comunitario su dieta, attività fisica e benessere mentale. I ricercatori hanno arruolato circa 300 persone che avevano fatto domanda per un piccolo appezzamento di terreno da coltivare in giardini comuni a Denver e Aurora, due città del Colorado. Metà dei partecipanti ha ricevuto un lotto di terra (gruppo di intervento), mentre l’altra metà è rimasta in lista d’attesa (gruppo di controllo). Negli anni successivi, tutti i partecipanti sono stati sottoposti a valutazioni periodiche riguardo alla loro alimentazione, livello di attività fisica e misurazioni antropometriche.
Dall’analisi dei dati è emerso che coloro che si erano dedicati al giardinaggio consumavano una maggiore quantità di fibre, essenziali per un buon metabolismo e per la salute intestinale. Inoltre, praticavano più attività fisica di intensità moderata o intensa. I benefici si estendevano anche al benessere psicologico, con i giardinieri che mostravano livelli di stress e ansia inferiori rispetto al gruppo di controllo, in particolare tra coloro che inizialmente si sentivano più ansiosi.
Le abitudini che fanno bene
I ricercatori hanno notato che “il giardinaggio di comunità potrebbe aver incentivato le persone a svolgere più attività fisica moderata-vigorosa, dal momento che è percepito come un’attività divertente e gratificante”. Le emozioni positive associate al giardinaggio, unite alle opportunità di socializzazione offerte dai giardini comunitari, hanno contribuito a migliorare il benessere psicologico dei partecipanti. Questa ricerca dimostra che non è necessario forzarsi a frequentare la palestra per aumentare l’attività fisica, né è indispensabile seguire diete drastiche per migliorare la propria alimentazione.
È possibile procedere gradualmente, seguendo le proprie inclinazioni. Se non si ama sollevare pesi, una passeggiata veloce può essere sufficiente. È importante non privarsi del cibo, ma piuttosto incrementare il consumo di frutta e verdura. Uno studio europeo recente ha confermato che modificare le proprie abitudini può ridurre il rischio di sviluppare il cancro del colon-retto. I ricercatori hanno assegnato un punteggio alle abitudini dei partecipanti, tenendo conto di fattori come consumo di tabacco e alcol, indice di massa corporea e livello di attività fisica. Per ogni miglioramento registrato, il rischio di ammalarsi di cancro del colon-retto diminuiva di circa il 3%.