Tantissime persone hanno problemi di diradamento di capelli, uomini soprattutto, ma anche donne: perché succede e cosa fare? Come ogni parte del corpo, anche i capelli invecchiano, rallentano il loro processo di crescita, si indeboliscono e spesso cadono. Con gli anni, mano a mano che si invecchia, si osserva un certo diradamento, la riga si allarga, l’attaccatura retrocede, oppure si crea la classica piazzetta sulla nuca. È un fenomeno del tutto fisiologico, ma come rallentarlo?
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Il diradamento dei capelli è un processo molto comune, che interessa donne e soprattutto uomini, e può avere conseguenze psicologiche anche importanti. I capelli, nella nostra società, e in tutte le società in ogni epoca, rappresentano e hanno sempre rappresentato un simbolo di bellezza e di sensualità. Perderli può essere un trauma e portare anche a stati di ansia, depressione e mettere a disagio. Spesso, non resta altro da fare che accettare la situazione.
Il diradamento capillare è determinato da molteplici fattori, il primo è quello genetico, ma a influenzare la caduta di capelli ci sono anche lo stress, gli stravolgimenti ormonali, l’ambiente in cui si vive, lo stile di vita, l’utilizzo di prodotti aggressivi e l’alimentazione. Il numero di follicoli piliferi è già stabilito al momento della nascita, e ogni persona ne possiede circa 100 mila sul cuoio capelluto.
Questo numero resta immutato nel corso della vita e determina la densità dei capelli di una persona. Tuttavia, se si è geneticamente portati alla perdita di capelli, anche chi li ha molto densi e folti può incorrere in questo disagio. Il fatto è che il capello va incontro a un processo chiamato miniaturizzazione, ossia i follicoli piliferi si restringono nel tempo, facendo cadere il capello dopo averlo indebolito, e non permettendo la sua sostituzione con un capello nuovo, lasciando quindi il cuoio capelluto scoperto.
Mano a mano che il follicolo pilifero si restringe, produce capelli sempre più deboli e sottili, fino a terminarne la produzione. I maggiori responsabili di tale processo sono gli ormoni, i quali variano nel corso degli anni e hanno un’influenza enorme sulla salute della chioma. Gli androgeni DHT regolano la crescita capillare, alti livelli di DHT portano alla caduta e al restringimento dei follicoli piliferi, accelerando la miniaturizzazione.
Nelle donne, invece, il processo di miniaturizzazione accelera attorno ai 50 anni, in concomitanza della menopausa, quando i livelli di estrogeni diminuiscono. Diminuendo, gli estrogeni, che sono a protezione della chioma, lasciano agli androgeni DHT maggiore influenza sul cuoio capelluto, innescando la caduta di capelli. Nelle donne il processo è più raro, mentre negli uomini, dove il livello di DHT è sempre elevato per tutta la vita, è una condizione comunissima.
Si incominciano a perdere i capelli tra i 20 e i 30 anni, quando l’attaccatura inizia a retrocedere. Nelle donne il diradamento è più raro ma anche più diffuso, sparso per l’intera parte superiore della testa, e si assiste verso i 50 anni. Qualche indizio sul futuro della chioma si può avere osservando la storia familiare: più individui in famiglia sono calvi e maggiore è la possibilità di perdere i capelli.
In media, ogni giorno si perdono tra i 50 e i 100 capelli, l’importante è che quelli perduti poi ricrescano. Il diradamento avviene quando questi non ricrescono, o ne crescono in numero minore. Come rallentare questo processo? Occorre seguire un sano stile di vita, quindi non fumare, condurre una vita serena, senza farsi schiacciare dallo stress, avere ritmi sostenibili, dormire bene e per le ore necessarie, mangiare sano, quindi cibi leggeri, assorbendo tutti i nutrienti necessari, comprendenti vitamine, minerali, proteine.
Inoltre, non bisogna stressare troppo i capelli, usando prodotti delicati e ideali per il proprio cuoio capelluto. Un aiuto è offerto dagli oli essenziali, come quello di rosmarino, di ricino, o di menta piperita, da massaggiare sul cuoio capelluto per stimolare la circolazione e donare antiossidanti, oppure da integratori specifici, come quello alla biotina. Inoltre, non bisogna esporsi troppo al sole e ai raggi UV, che indeboliscono la chioma, così come allo smog ambientale, deleterio per la salute del capello.
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